Siena cattedrale Pitture e sculture
Notevoli e interessanti sono le pitture all’interno della cattedrale, di importanti autori con belle scene riprese da racconti biblici e storici.
Il colpo d’occhio nel centro della navata della cattedrale è rivolto verso l’altare maggiore, dove ha catturare l’attenzione è senz’altro la vetrata, l’ “Oculus cordis” (l’occhio naturale e l’occhio spirituale) di Duccio di Buoninsegna.
La vetrata di Duccio di Buoninsegna è risalente al 1287-1288, l’originale dopo un ultimo restauro è ora nel Museo dell’Opera del Duomo, al suo posto è visibile una copia.
All’interno della vetrata sono rappresentate scene della vita della Vergine, i quattro Evangelisti e i tre patroni della città di Siena.
Probabilmente Duccio di Buoninsegna si può essere ispirato alla teoria dell’oculus carnis e dell’oculus cordis, elaborata da Ugo di San Vittore (1096-1141) secondo la quale ‘abbiamo dentro di noi un altro occhio più splendente, che percepisce passato presente e futuro, che penetra l’occulto, che investiga ciò che nella sua sottigliezza sfugge’, l’uomo quindi possiede un occhio soprannaturale con i quale può vedere oltre e cogliere attraverso l’arte la trascendenza della divinità.
Abside
All’interno dell’abside a partire dal 1535 Domenico Beccafumi (1486-1551), dipinse un’ Ascensione di Cristo e la Vergine con i santi Pietro e Paolo, gli affreschi furono perduti durante il terremoto del 1798.
A seguito dei restauri del 1812 condotti da Francesco Mazzuoli (1763-1839), sostitui il Cristo con un luminoso Tetragramma biblico.
ll tetragramma biblico è la sequenza delle quattro lettere (greco: tetragràmmaton; τέτρα-, «quattro» e γράμματα, «lettere») ebraiche che compongono il nome proprio di Dio, Yahweh, utilizzato nella Bibbia ebraica, o per i cristiani l’Antico Testamento, in cui «il nome ricorre più di seimilaottocento volte»
Le quattro lettere del tetragramma sono in ebraico יהוה (Yod, he, waw, he, da leggersi da destra a sinistra).
La traslitterazione più comune è: YHWH
Altre pitture
Alcune sculture
Il Pulpito di Giovanni Pisano
Il pulpito di Giovanni Pisano nel Duomo di Siena è un capolavoro della scultura gotica italiana, realizzato tra il 1265 e il 1268. Questo straordinario esempio di arte medievale si distingue per la sua complessa struttura ottagonale, sostenuta da colonne di marmo che poggiano su leoni stilofori. Il pulpito è decorato con rilievi scolpiti che narrano scene della vita di Cristo, dall’Annunciazione alla Passione, e sono caratterizzati da un profondo realismo e una straordinaria attenzione ai dettagli. L’opera di Giovanni Pisano segna un importante passaggio dall’estetica bizantina a un linguaggio più naturalistico e umanistico, influenzando notevolmente lo sviluppo della scultura rinascimentale. Ogni pannello del pulpito rivela una maestria tecnica e una capacità narrativa che coinvolge lo spettatore, trasformando la pietra in un racconto vivente.
Cappella di San Giovanni Battista
La Cappella di San Giovanni Battista, situata all’interno del Duomo di Siena, è un gioiello dell’arte rinascimentale italiana. Commissionata da Pandolfo Petrucci nel 1504, la cappella ospita importanti opere d’arte, tra cui il famoso San Giovanni Battista scolpito da Donatello.
Le pareti della cappella sono affrescate da pittori come Pinturicchio, che ha arricchito l’ambiente con scene bibliche di rara bellezza. La cappella non solo rappresenta un luogo di culto, ma anche un’importante testimonianza della maestria artistica del Rinascimento italiano, attirando ogni anno numerosi visitatori e appassionati d’arte.
Bibliografia: Siena Cattedrale Cripta Battistero, Virginis Templum, Marilena Caciorgna
Pagine collegate:
La Cattedrale di Siena un viaggio tra arte storia e misticismo
Il pavimento della Cattedrale di Siena
La cappella Piccolomini
La libreria Piccolomini
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