La Cattedrale di Siena: Un Viaggio tra Arte, Storia e misticismo
Siena una delle città della Toscana più famose e conosciute al mondo, per la sua storia, il suo celebre Palio, il bellissimo paesaggio, la sua Università è fra le più antiche nel mondo fondata nel 1240.
Molto conosciuta è la piazza del Campo dove si corre due volte l’anno il suo celebre Palio, con la Torre del Mangia che la sovrasta, altra meta di visita è la sua Cattedrale, tra le più antiche e splendide in Europa.
Se il solo vederla dall’esterno è un emozione, il visitarla con calma l’interno ci porta in un percorso nel tempo, fra splendide opere d’arte, tesori del passato alcuni segreti o misteri.
Fra gli artisti che vi hanno lavorato nel corso del tempo ricordiamo:
Stefano di Giovanni detto il Sassetta, suo figlio Giovanni di Stefano, Giovanni Pisano figlio di Nicola Pisano, Duccio di Buoninsegna, Donatello, Michelangelo Buonarroti, Lorenzo di Mariano detto il Marrina, Bernardino di Betto detto il Pinturicchio, Domenico Beccafumi, Gianlorenzo Bernini, Mattia Preti, per citarne solo alcuni.
Aldilà dell’aspetto religioso, la visita vale il prezzo del biglietto, ma ritengo che una breve documentazione di ciò che si può trovare all’interno del Duomo di Siena, serva per riconoscere e apprezzare le sue perle.
Senz’altro il periodo migliore per visitare la Cattedrale è durante lo scoprimento del suo magnifico pavimento marmoreo frutto di cinquecento anni di espressione artistica.
Brevi cenni storici
La Cattedrale è dedicata a santa Maria Assunta, secondo alcuni storici sarebbe sorta nel luogo in cui sorgeva un tempio dedicato a Minerva, dea della Sapienza.
In base alle registrazioni della contabilità comunale e altri documenti è possibile datare al dicembre del 1226 alcuni pagamenti relativi alla costruzione, anche se i lavori erano iniziati prima.
La facciata del Duomo di Siena è un capolavoro dell’architettura gotica italiana, realizzata tra il XIII e il XIV secolo. Progettata principalmente da Giovanni Pisano, si presenta con un’imponente struttura a tre portali sormontata da timpani riccamente decorati.
La facciata è caratterizzata dall’uso di marmi policromi, che creano un suggestivo gioco di colori, e da una serie di sculture che raffigurano scene bibliche e figure di santi. La facciata del Duomo di Siena non solo rappresenta un esempio straordinario di maestria artistica e architettonica, ma è anche un simbolo del fervore religioso e del prestigio della città nel Medioevo.
Sopra il portale di destra troviamo la scritta relativa al primo giubileo dell’era cristiana indetto da Bonifacio VIII, del 1300. Il verso inciso veniva recitato dai pellegrini diretti a Roma lungo la via Francigena:
“Il centesimo anno a Roma è sempre giubilare, i peccati sono rimessi e condonati a chi si pente, questo dichiarò e confermo Bonifacio”
Lo stemma dell’Opera del Duomo
Durante la visita alla Cattedrale, non passerà inosservata la ricorrente iscrizione OPA
Lo stemma dell’Opera del Duomo di Siena, noto anche come OPA, è un simbolo storico con i colori della Città di Siena, che rappresenta l’istituzione responsabile della gestione e della manutenzione della cattedrale di Siena, una delle più antiche istituzioni italiane ed europee, già documentata dal XII secolo.
La parola “OPA” è un acronimo di “Operaio”, riferendosi all’organizzazione che storicamente si occupava dei lavori di costruzione e conservazione del complesso monumentale. Lo stemma solitamente include elementi iconografici legati alla città di Siena e alla sua tradizione religiosa, come la rappresentazione della Vergine Maria, cui la cattedrale è dedicata. Questo simbolo rappresenta non solo l’autorità amministrativa sulla cattedrale, ma anche il legame profondo tra la comunità senese e il suo monumento più importante.
Il legame fra Siena e Roma
Il profondo legame Siena e Roma è testimoniato dalla presenza della lupa capitolina. La tradizione vuole che Siena sia stata fondata da Senio e Ascanio, figli di Remo, uno dei leggendari fondatori di Roma.
Dopo la morte di Remo, i due fratelli sarebbero fuggiti da Roma portando con sé la statua della lupa, simbolo della loro stirpe. Stabilitisi in Toscana, avrebbero fondato la città di Siena. Questo legame simbolico con Roma è celebrato anche nello stemma della città, che raffigura una lupa con i gemelli Romolo e Remo.
La lupa capitolina, quindi, non solo rappresenta un legame storico e mitologico con l’antica Roma, ma simboleggia anche l’identità e la tradizione della città di Siena stessa.
Iscrizione della tomba di Giovanni Pisano
Giovanni Pisano, uno dei più celebri scultori e architetti del suo tempo, ha avuto un ruolo significativo nella sua decorazione e costruzione. Figlio del rinomato scultore Nicola Pisano, Giovanni ha lavorato alla cattedrale di Siena tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo.
Tra le sculture più celebri realizzate da Giovanni Pisano per la cattedrale ci sono le statue dei profeti, dei filosofi e delle sibille, che adornano la facciata. Queste opere dimostrano la sua abilità nel combinare elementi classici e gotici, creando un effetto drammatico e teatrale. Inoltre, Giovanni ha contribuito alla realizzazione del pulpito all’interno della cattedrale, un’altra opera che evidenzia la sua maestria scultorea.
In sintesi, il legame fra la cattedrale di Siena e Giovanni Pisano è fondamentale per comprendere l’evoluzione dell’arte gotica in Italia e l’innovazione stilistica che caratterizza il periodo. Le sue opere continuano a essere ammirate per la loro bellezza e per la loro capacità di comunicare emozioni e storie attraverso la pietra scolpita.
Secondo la tradizione alla morte di Giovanni Pisano nel 1315, si fece seppellire ai piedi della sua facciata, iscrizione latina sul lato sinistro della cattedrale dice:
“Questo è il sepolcro di maestro Giovanni che fu figlio del maestro Nicola e dei suoi eredi”
La sistemazione attuale della lapide risale al 1730 in seguito al rivestimento marmoreo del lato sinistro del Duomo, questa non è la sua collocazione originaria.
Il quadrato magico
Sempre sul lato sinistro della cattedrale ad altezza d’uomo e confuso fra le pietre bianche si trova il quadrato magico:
Il quadrato magico della Cattedrale di Siena è un esempio affascinante di simbolismo e mistero medievale. Questo quadrato magico è composto da parole latine disposte in modo tale che possano essere lette in vari modi: orizzontalmente, verticalmente e talvolta anche in diagonale. Ogni parola è parte di una frase che può avere significati diversi, spesso legati alla spiritualità e alla fede. Il quadrato magico di Siena, come altri simili in Europa, è avvolto da un alone di enigmi e interpretazioni che affascinano storici, studiosi e visitatori da secoli.
Bibliografia: Siena Cattedrale Cripta Battistero, Virginis Templum, Marilena Caciorgna
Pagine collegate:
Il pavimento della Cattedrale di Siena
La Cattedrale di Siena: pitture e sculture
La cappella Piccolomini
La libreria Piccolomini
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