La mostra al Maxxi, mi ha svelato lo straordinario e ecclettico artista Bob Dylan, oltre al lato musicale ho scoperto la sua pittura, i suoi disegni e l’arte della scultura con la lavorazione del ferro, questa mi ha particolarmente colpito visto che il ferro è mio lavoro.
Un viaggio fino dagli esordi degli anni sessanta che mostra la sua poliedrica arte, immersi fra le note della sua musica e le parole delle sue canzoni.


“Tutto quello che posso fare è essere me stesso: chiunque io sia”

Bob Dylan


Bob Dylan, Retrospectrum
Bob Dylan, cartello mostra Retrospectrum
Bob Dylan, Early Works
Bob Dylan, prime opere su carta
Bob Dylan
Bob Dylan, primi disegni su carta
Bob Dylan, primi disegni su carta

“Ho avuto a che fare col ferro fin da quando ero piccolo.
Sono nato e cresciuto in una terra in cui il ferro lo annusavi e lo respiravi ogni giorno. E’ ho sempre lavorato con il ferro, in un modo o nell’altro…
Sono attratto dai cancelli perché
creano uno spazio negativo. Possono essere chiusi, ma allo stesso tempo permettono alle stagioni e alle brezze di entrare e fluire.
Possono chiudere fuori o chiudere dentro. E per certi versi non c’è nessuna differenza.”


Bob Dylan


Bob Dylan, Ironworks
Bob Dylan, opere in ferro

“Cos’è che fa di un disegno un buon disegno?
“Le linee giuste nei punti giusti.”
“E di un testo un buon testo?”
“Le parole giuste all’interno della giusta melodia”


Bob Dylan


Bob Dylan, Mondo Scripto

Bibliografia: Bob Dylan Retrospectrum,  a cura di di Shai Baitel 2023, Skira, Maxxi

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