Hokusai: Il Maestro dell’Ukiyo-e
La mostra dedicata a Hokusai presso il Palazzo Blu di Pisa offre un’esperienza immersiva nel mondo dell’arte giapponese. Con una vasta collezione di opere, la mostra esplora l’influenza di Hokusai non solo nell’arte giapponese, ma anche nell’arte occidentale.
I visitatori possono ammirare le celebri stampe della serie “Trentasei vedute del Monte Fuji”, tra cui “La grande onda di Kanagawa”, e scoprire l’impatto duraturo di Hokusai sulla cultura visiva globale. La mostra è arricchita da pannelli informativi e attività interattive che offrono una comprensione approfondita della vita e delle tecniche dell’artista.
Fino al 23 febbraio, un immersione nell’arte del maestro ukiyo-e, un percorso attraverso oltre 200 opere di Hokusai e i suoi discepoli, tra stampe, dipinti, libri, per scoprire il suo fascino e la sua influenza sulla moderna arte contemporanea.
Katsushika Hokusai
Katsushika Hokusai, nato nel 1760 a Edo, l’attuale Tokyo, è uno dei più celebri artisti giapponesi, noto soprattutto per le sue stampe ukiyo-e. Questa forma d’arte, letteralmente “immagini del mondo fluttuante”, è diventata sinonimo della vibrante cultura visiva giapponese del periodo Edo.
Hokusai iniziò la sua carriera artistica come apprendista presso una bottega di incisioni, dove affinò le sue abilità nel disegno e nella pittura. Tuttavia, fu solo dopo aver compiuto 50 anni che creò alcune delle sue opere più iconiche, dimostrando che l’età non è un limite alla creatività.
«Sin dall’età di sei anni ho amato copiare la forma delle cose, e dai cinquant’anni pubblico spesso disegni, ma fino a quel che ho raffigurato a settant’anni non c’è nulla degno di considerazione.
A settantatré ho un po’ intuito l’essenza della struttura di animali e uccelli, insetti e pesci, della vita di erbe e piante e perciò a ottantasei progredirò oltre; a novanta ne avrò approfondito ancor più il senso recondito e a cento anni avrò forse veramente raggiunto la dimensione del divino e del meraviglioso.
Quando ne avrò centodieci, anche solo un punto o una linea saranno dotati di vita propria. Se posso esprimere un desiderio, prego quelli tra lor signori che godranno di lunga vita di controllare se quanto sostengo si rivelerà infondato.
Dichiarato da Manji il vecchio pazzo per la pittura.»
(Katsushika Hokusai, postfazione di Cento vedute del Monte Fuji, 1835)
Katsushika Hokusai
La sua opera più famosa, “La Grande Onda di Kanagawa”, è parte della serie “Trentasei vedute del Monte Fuji”. Questa stampa non solo cattura la maestosità e la forza della natura, ma incarna anche l’interazione tra l’uomo e l’ambiente, un tema caro all’artista. La potenza dell’onda, che minaccia di travolgere le barche, è un simbolo della fragilità umana di fronte agli elementi naturali.
Oltre alle sue opere paesaggistiche, Hokusai era noto per i suoi ritratti di attori kabuki e belle donne, che riflettevano la vita quotidiana e le celebrazioni dell’epoca. Le sue stampe erano accessibili a una vasta gamma di persone, rendendolo un precursore dell’arte popolare.
L’influenza di Hokusai si estese ben oltre i confini del Giappone. Durante il XIX secolo, le sue opere arrivarono in Europa, ispirando artisti impressionisti come Claude Monet, Vincent van Gogh e Edgar Degas. La sua capacità di catturare il movimento e la vita in un semplice tratto di pennello ha avuto un impatto duraturo sull’arte occidentale, contribuendo a una comprensione e un apprezzamento più profondi della cultura giapponese.
Hokusai era un maestro dell’innovazione artistica e della sperimentazione. Continuò a lavorare fino alla sua morte nel 1849, lasciando un’eredità duratura che continua a ispirare artisti e appassionati d’arte in tutto il mondo. Attraverso le sue opere, Hokusai ci invita a vedere il mondo con occhi nuovi, apprezzando la bellezza fugace e il dinamismo della vita.
Alcune opere di suoi discepoli
Katsushika Oi
(la figlia)
Ispirazione arte contemporanea
Bibliografia: “Hokusai Maestro Eclettico” a cura di Rossella Menegazzo, Edizioni Moebius
LA MIA PROSPETTIVA
Bellissimo